ACV: l’indicatore chiave per gestire il parco macchine

Gestire un parco macchine non significa solo monitorare le installazioni attive, ma soprattutto controllare i volumi di stampa e la marginalità legata ai contratti. La domanda è: come capire se una macchina è adatta al cliente e se il contratto è sostenibile nel tempo?
La risposta sta nell’ACV, acronimo di Average Copy Volume, che indica il volume medio mensile delle pagine stampate. Un dato che, se monitorato correttamente, permette di mantenere sotto controllo costi e ricavi.
Perché l’ACV è un indicatore cruciale
Nel settore dell’Office Automation i margini si giocano sul numero di copie prodotte. Prevedere il volume medio mensile di un cliente è fondamentale per:
- capire quale macchina proporre in fase di contratto,
- stimare correttamente costi e ricavi,
- evitare di sottostimare o sovrastimare i volumi di stampa.
L’ACV consente quindi di valutare il rendimento del parco macchine in modo oggettivo e supportare decisioni operative e commerciali.
Come monitorare l’ACV con Radix+
Con la Business Intelligence di Radix+ hai a disposizione una dashboard interattiva che mostra i dati di utilizzo delle macchine per cliente, contratto, brand o numero di serie.
In questo modo puoi:
- visualizzare automaticamente l’ACV calcolato per l’intero parco macchine,
- applicare filtri per analizzare singoli clienti o contratti,
- condividere l’analisi con amministrazione, venditori o titolari scegliendo chi ha accesso alle informazioni.
Il calcolo automatico semplifica le attività quotidiane e rende disponibili in tempo reale i dati necessari per le valutazioni strategiche.
Valutare correttamente l’ACV
Radix+ permette anche di inserire i valori di ACV minimo e massimo forniti dal produttore. In questo modo si creano range di riferimento che aiutano a stabilire se una macchina è adeguata all’utilizzo di un cliente.
Monitorare costantemente l’ACV significa quindi:
- stimare i margini economici nel breve periodo,
- ottimizzare la gestione dei contratti,
- offrire ai clienti la macchina più adatta basandosi su dati oggettivi e storici.
Impatto commerciale e relazionale
L’analisi dell’ACV non è utile solo a livello tecnico, ma anche commerciale:
- se l’ACV è superiore alla media → conviene proporre una macchina più performante, evitando guasti e riducendo i costi di manutenzione straordinaria,
- se l’ACV è inferiore alla media → meglio proporre una macchina più economica, generando risparmio per il cliente e rafforzando la fiducia nella relazione.
In questo senso, l’ACV diventa un indicatore trasversale che incide su gestione tecnica, contrattuale, commerciale e relazionale.
Video: l’ACV spiegato in pochi minuti
In questo breve video, Luca Sarti – Project Manager Radix – illustra come monitorare l’ACV con la Business Intelligence di Radix+:
Se vuoi gestire in modo strategico il tuo parco macchine e monitorare l’ACV in tempo reale, contattaci per una consulenza dedicata su Radix+.