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Radix+: questione di… GUI

La GUI (Graphical User Interface) è importantissima non solo sotto il punto di vista estetico ma anche per le funzionalità. Ecco perché per il nuovo Radix+ abbiamo realizzato una GUI innovativa, semplice e intuitiva.



A cosa serve la GUI?

La GUI (Graphical User Interface) è fondamentale in un software in quanto è proprio quel mezzo attraverso il quale gli utilizzatori possono comunicare e ordinare al software le varie operazioni da compiere.

Scendendo dalla definizione quasi enciclopedica data qui sopra, possiamo definire l’aspetto più “esteriore” del software, quello che quotidianamente viene visto da tutti gli utenti che lo usano.

Compito della GUI è essere semplice, accattivante ed intuitiva, facilitando il lavoro delle persone: questa operazione, quindi, nei software di tipologia gestionale è molto complessa, in quanto le tematiche e funzionalità all’interno del programma sono molteplici e complesse.

Una bella sfida affrontata dal team Infominds, per lo sviluppo del nuovissimo Radix+.


Radix+: come sviluppare la GUI

Per sviluppare una GUI semplice e intuitiva, è importante capire anche gli aspetti psicologici ed ergonomici degli utenti. Ecco perché la grafica di Radix+ è frutto di una collaborazione con l’ateneo universitario di Trento e un’azienda tedesca specializzata in design tecnico. A questi due enti rinomati si aggiunge, naturalmente, l’esperienza pluriennale nel campo dei software gestionali con i team Infominds e l’ascolto dei nostri clienti, delle loro esigenze e richieste.

Chi utilizza tutti i giorni il software deve, infatti, comprendere in modo intuitivo le tipologie di icone proposte, con l’aiuto dell’utilizzo dei colori e delle suddivisioni tematiche.


L’uso dei colori e la tipologia di icone

Il colore è uno strumento molto potente per la memorizzazione delle varie funzioni e aree di interesse del software. Proprio per questo in Radix+ le aree sono suddivise anche grazie a colori diversi. Questo aiuta a velocizzare il lavoro di tutti i giorni, collegando un particolare colore ad alcune funzionalità precise.

Le icone utilizzate seguono un design minimale, concreto ed essenziale, disegnate con bordi e spazi vuoti all’interno. Questo rende l’utilizzo del software meno “pesante” e stancante rispetto al passato.

Un altro aspetto importante per chi organizza e progetta una GUI è studiare un design che possa definirsi “oltre le mode del momento”: il software gestionale è uno strumento di lavoro utilizzato per molte ore durante la settimana lavorativa. Per questo motivo è utile pensare ad un design semplice, che va dritto al punto.


I primi riscontri: i test interni

Come anticipato anche in altri post del nostro blog, prima di lanciare sul mercato un nuovo software facciamo una lunga fase di test interna: i collaboratori Infominds e ACS Data Systems hanno testato per primi il nuovo Radix+. E proprio i collaboratori sono i nostri critici più severi! L’uso di queste icone e dei colori, la struttura del cockpit e delle tabelle interne hanno facilitato la comprensione dei passaggi da effettuare e velocizzato i processi quotidiani. La GUI, infatti, non è solo un vezzo estetico, è uno strumento forte e utile, per migliorare l’utilizzo del software in tutte le funzionalità previste.


Le App di Radix+

Anche le App, naturalmente, hanno una GUI dedicata: l’utilizzo delle App prevede uno studio dedicato ai formati dello smartphone e dei tablet, che rendono la lettura e l’utilizzo delle varie funzionalità completamente diverse dall’esperienza al PC. Il nostro team di sviluppo dedicato al mondo mobile studia, infatti, la miglior user experience per questi strumenti, oggi sempre più utili per la modalità di lavoro in mobilità, che sta prendendo il sopravvento.


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