Gestire il proprio team in modo ottimale non significa solo controllare tempistiche, costi e interventi ma comprende anche la corretta suddivisione dei carichi di lavoro e le relazioni instaurate tra i propri dipendenti e i clienti.
Organizzazione e suddivisione del lavoro
Avere una buona organizzazione nella propria azienda che cosa significa in concreto? Che in ogni momento è chiaro, a chi gestisce i vari team, chi sono i collaboratori occupati, quelli con più tempo da dedicare ad un nuovo progetto o intervento e, in generale, come definire la pianificazione dei mesi successivi.
Riuscire ad ottenere ogni giorno una panoramica chiara dei carichi di lavoro è fondamentale non solo per gestire al meglio i propri clienti e garantire sempre un servizio impeccabile ma anche per bilanciare il lavoro di ogni collaboratore, limitando le situazioni stressanti e caotiche.
Lo stress, infatti, logora non solo a livello personale ma ha anche ricadute sulla motivazione al lavoro e sulle relazioni interne ed esterne all’azienda.
Ogni azienda dovrebbe avere come obiettivi il benessere dei propri dipendenti, per creare un ambiente positivo, entusiasta e attivo.
Burnout e quiet quitting
Dopo il periodo Covid si è tornati a parlare di sindrome da burnout e di un nuovo fenomeno, nominato come quiet quitting.
Entrambi sono legati a una situazione vissuta in modo negativo dai dipendenti che, nel caso del burnout, è legata ad un forte stress che diventa cronico nell’ambito lavorativo; nel caso del quiet quitting si tratta di collaboratori che in modo “inaspettato” lasciano il proprio ruolo professionale, non dimostrando i classici “sintomi” di un malessere personale all’interno dell’organizzazione nel periodo precedente al cambio lavoro. Soprattutto nel caso del quiet quitting, il datore di lavoro non riesce sempre a individuare la problematica in quanto il lavoro viene svolto come in precedenza, magari evitando semplicemente straordinari o lavori extra.
Questi due fenomeni sono pericolosi in quanto minano la relazione e la fiducia con i propri collaboratori e, purtroppo, sono in costante aumento. Soprattutto la Generazione Z, ossia i più giovani, puntano molto alla cosiddetta worklife balance, un equilibrio vita lavoro che non giustifica più carichi di lavoro eccessivi o forte stress ma ascolta di più i bisogni e le necessità fisiche e psicologiche dei lavoratori.
Per arginare ed evitare questi pericoli è importante gestire al meglio i carichi di lavoro, evitando di riempire troppo le giornate dei propri team di lavoro.
Insieme è possibile spingere la collaborazione e il rispetto del lavoro di ogni dipendente, per valorizzarne i punti di forza e creare dei team forti e pronti ad affrontare sfide e nuovi progetti.
Come e perché gestire le attività dei collaboratori?
Ma è possibile gestire senza errori e problemi le attività dei propri collaboratori? La risposta è sì, grazie a Radix.
Radix è il software gestionale che ti permette di gestire al meglio le attività dei singoli collaboratori, il service management, l’amministrazione e il controllo sul parco macchine attivo (ACV)… e molto altro! È uno strumento utile a collegare la parte amministrativa con quella più operativa, ad esempio i tecnici che spesso sono su campo, ossia fuori sede direttamente dai diversi clienti.
In particolare, il controllo delle attività svolte dai propri dipendenti non deve essere visto come aspetto negativo ma, come anticipato nei precedenti paragrafi, serve soprattutto ad avere una panoramica chiara e aggiornata del proprio team per bilanciare al meglio le diverse competenze e i carichi di lavoro.
Al link è possibile visualizzare un breve video nel quale viene mostrato come è possibile impostare in Radix questa funzione, con pochi click:
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