Il Disegno di Legge di Bilancio 2025, composto da 144 articoli, è stato presentato alla Camera, tracciando le linee guida per i bonus edilizi del prossimo anno. Pur confermando alcune agevolazioni fiscali molto attese, la manovra introduce cambiamenti rilevanti che ridefiniscono il sistema degli incentivi per la casa.
Sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.305 del 31-12-2024 - Suppl. Ordinario n. 43, è pubblicata la Legge di bilancio 2025 – Legge 30 dicembre 2024, n. 207 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027”, in vigore dal 1 gennaio 2025. Vediamo le principali novità.
Bonus Ristrutturazioni (Bonus Casa): le conferme
La proroga del Bonus Ristrutturazioni è stata confermata, ma con modifiche significative alle detrazioni.
Intanto dal Bonus vengono eliminate le spese per gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
Questa misura è parte integrante della transizione ecologica promossa dall’Unione Europea, in linea con la Direttiva “Case Green”, e avrà importanti ripercussioni sul settore edilizio e sul riscaldamento domestico.
Per il 2025, l’aliquota del 50% rimarrà valida, ma esclusivamente per chi detiene un diritto reale sulla prima casa. Una novità di rilievo riguarda i familiari conviventi, che non potranno più beneficiare dell’aliquota maggiorata.
Il tetto massimo di spesa rimane fissato a 96.000 euro per ogni unità immobiliare, valore che sarà mantenuto fino al 2027, indipendentemente dalla percentuale di detrazione applicata.
Per le seconde case la detrazione scende al 36%.
Nel 2026 e 2027 passerà al 36% per le prime case e al 30% per le altre, sempre con un massimale di 96.000 euro.
Ecobonus: il cambio strutturale
L’Ecobonus subisce una ristrutturazione significativa, introducendo aliquote differenti tra prima e seconda casa, escludendo le spese per gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
Per l’abitazione principale, nel 2025 l’aliquota per gli interventi di efficientamento energetico passa dal 65% al 50%, ma scenderà al 36% negli anni 2026-2027.
Gli immobili diversi dall’abitazione principale vedranno invece un’aliquota del 36% nel 2025, destinata a ridursi ulteriormente al 30% nei due anni 2026/2027, con massimali di spesa che varieranno in base alla tipologia di intervento effettuato.
Superbonus: verso la fase conclusiva
Il Superbonus si avvia verso la sua fase conclusiva con un’ulteriore riduzione delle agevolazioni. Il 2025 ci presenta una detrazione che si attesterà al 65%, ma con un campo di applicazione notevolmente ristretto.
Potranno infatti beneficiarne solo specifiche categorie di interventi: quelli realizzati su condomini, su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari di proprietà di persone fisiche, o su immobili appartenenti a enti del terzo settore.
La normativa introduce però una condizione temporale stringente: per accedere all’agevolazione sarà necessario dimostrare di aver avviato le procedure edilizie (presentazione CILA- comunicazione inizio lavori asseverata – se gli interventi sono diversi da quelli effettuati dai condomini; delibera assembleare adottata; istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo nel caso in cui gli interventi comportino la demolizione e ricostruzione dell’immobile) entro il 15 ottobre 2024, con modalità differenziate in base alla tipologia di intervento.
Infine, viene previsto un nuovo “spalmacrediti” che consentirà di ripartire in 10 quote annuali di pari importo il superbonus maturato per gli interventi e le spese sostenute nel 2023, per questo vedere la risposta dell’Agenzia delle Entrate del 17 dicembre 2024 n. 262.
Sismabonus: le conferme del meccanismo
Il Sismabonus resta una misura centrale per la sicurezza degli edifici in Italia. Destinato agli interventi di adeguamento e miglioramento sismico su edifici residenziali e commerciali, seguirà lo stesso meccanismo fiscale di riduzione previsto per il Bonus Ristrutturazioni ed Ecobonus.
Le disposizioni fanno riferimento all’articolo 16 del DL 63/2013, aggiornato dalla Legge di Bilancio 2025. Quindi per le prime case la detrazione nel 2025 sarà del 50% e scenderà nel successivo biennio al 36%, con massimale variabile a seconda degli interventi.
Per gli immobili diversi dall’abitazione principale si passerà dal 36% del 2025 al 30% del 2026/2027.
Bonus Mobili e grandi elettrodomestici
Il Bonus Mobili fruibile al 50% viene confermato per gli immobili sottoposti a interventi di recupero edilizio. Regolato dall’articolo 16 comma 2 del DL 63/2013, il bonus mantiene un tetto di spesa di 5.000 euro per gli acquisti effettuati nel biennio 2024-2025, applicabile a mobili e grandi elettrodomestici.
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